Come obiettivi, tutto sommato i due programmi non sono agli antipodi. Anzi. Tra i “grillini” e la tradizione di Progetto Castelnuovo, quello che cambia sono soprattutto i modi in cui realizzare i progetti.
La riduzione dei rifiuti, per esempio, è un obiettivo comune. Ma il sindaco uscente Giorgio Musso predica la raccolta differenziata così com’è oggi, con un sistema ben collaudato. Il “grillino” Gribaudo, invece, propone addirittura l’uscita dal Consorzio. Perché? «Perché si scarica un grande problema su un’organizzazione intercomunale – ragiona Gribaudo – Il sistema costa anche là dove potrebbe generare profitto».
Gribaudo fa l’esempio dello smaltimento dei rifiuti ferrosi: «Valgono una fortuna, ma noi paghiamo per farli portare via. Con qualche sforzo in più, trattando in proprio, il comune potrebbe anche fare cassa». Poi, lancia progetti specifici. Uno di questi, “Vacanze a zero rifiuti” prevede presidi nelle aree turistiche come il Colle don Bosco e nelle strutture ricettive, come ristoranti e agriturismi.
Con il bicentenario di don Bosco del 2015, il turismo diventa un cavallo di battaglia. Musso parla degli eventi con cui il territorio proverà ad aprofittare dell’enorme flusso di pellegrini. I pentastellati propongono un assessorato apposito e un ufficio d’accoglienza e promozione. «Come mai non esiste ancora?», polemizza Gribaudo. Rispetto ai programmi elettorali di 5-10 anni fa, quando i tagli non erano così drastici, sono quasi scomparsi i lavori pubblici. Adesso un polo di attenzione più potente è il lavoro. “Progetto Castelnuovo” punta a inserire soprattutto i giovani nel sistema agricolo. In che modo?
«Vogliamo stipulare un accordo con le scuole di formazione professionale, con l’università e il Cnr – spiega Giorgio Musso – L’obiettivo è inserire i giovani nella filiera agricola per il recupero delle aree a gerbido e per riqualificare gli spazi agricoli di alta collina».
Per Gribaudo, non è sufficiente puntare su agricoltura e turismo: «Sono importanti anche le lavorazioni dei prodotti locali, soprattutto quelli orientati all’export – sostiene – Ad esempio, ho saputo di un produttore d’olio che esportava in tutto il mondo grazie a Vinitaly».
Gribaudo sostiene che Castelnuovo sia troppo individualista: «Perché non esistono piani condivisi, ma solo iniziative private?». In realtà, tra poche settimane potrebbe aprire la “Finestra sul Monferrato”, che metterà in mostra i prodotti tipici al Colle Don Bosco. Ma per il grillino si tratta di una formula giài superata.
Parla poi della creazione di reti d’imprese e di una banca dati on line dei profili professionali dei giovani in cerca di occupazione. «Favorirebbe la sinergia tra imprese e lavoratori».
Le opere pubbliche, comunque, non sono assenti.Progetto Castelnuovo entra anche nel dettaglio di quelle più urgenti ene individua 15. In prevalenza sono progetti già avviati o finanziati, come la ristrutturazione della materna Pescarmona, la sistemazione del centro socioculturale l’Ala o la sistemazione del portico della chiesa di Sant’Andrea.
Gribaudo rimane sul generico e cita solo quelle opere necessarie a realizzare altri progetti, come ad esempio la sostituzione di tutti i lampioni con lampade a led. Entrambi i programmi predicano il risparmio energetico. L’impronta ecologista è molto marcata e ribadita nei piani di Gribaudo, che approfondisce dettagli su lampade a led e tutela dell’ambiente. Auspica un ufficio per la ricerca di fondi con cui finanziare piani di risparmio energetico.
Capitolo sociale. Giorgio Musso parla di aiuto alle famiglie bisognose in coordinamento con il Consorzio socioassistenziale del Chierese. «Pensiamo anche alla rateizzazione delle imposte per chi è disoccupato o senza reddito – approfondisce il sindaco uscente – Poi, come è noto puntiamo a corsi d’informatica per la terza età e all’integrazione con i cittadini stranieri».
Su quest’ultimo punto, Gribaudo promette la creazione di uno sportello immigrati. Poi parla di assistenza domiciliare ad anziani e disabili attraverso una rete di volontari. Un modello che in parte già esiste grazie alla Croce rossa. «Non è sufficiente alle reali esigenze del paese – sostiene Gribaudo – Soprattutto gli anziani si sentono abbandonati».
Al paragrafo delle idee per abbellire il paese, i due programmi coincidono come una fotocopia. I 5 Stelle vogliono realizzare una “banca delle idee”, attraverso la quale tutti i cittadini possano dare il loro contributo. Quelli di Progetto Castelnuovo lanciano invece «concorsi di idee su arredo urbano, manutenzioni».
Tra le curiosità, Gribaudo punta a rendere il Consiglio comunale accessibile via internet, attraverso la ripresa con webcam. Musso vuole invece creare un Consiglio comunale dei ragazzi, con la partecipazione degli allievi delle scuole elementari e medie.
Riccardo Marchina, edizione del 16/05/2014
www.corrierechieri.it/art/Tra grillini e la tradizione di Progetto Castelnuovo similitudini ma diversi metodi
Nessun commento:
Posta un commento